Ambiente, sicurezza, sostenibilità e salute, quattro concetti interconnessi, strettamente dipendenti l’uno dall’altro, la salvaguardia dei quali non è più rinviabile, non è più eludibile.
Ma da dove iniziare?
La questione è culturale prima che pratica, la scuola svolge un ruolo primario in questo fin dall’infanzia, forma nuovi cittadini di una “polis” più consapevole, più informata, in una sola parola più “responsabile”.
Siamo tutti parte di questo organismo complesso che è il nostro pianeta, le azioni e le politiche economiche di una comunità riverberano, positivamente o negativamente, su tutti gli altri, per anni, decenni, secoli.
Occorre che i governi agiscano di comune accordo, spogliandosi dalle ideologie e dalle politiche identitarie di parte, scevri da preconcetti ma portatori sani di conoscenze e know out da condividere senza se e senza ma, con un unico fine, una sola politica di salvaguardia.
L’emissione di gas serra conseguenti all’uso di combustibili fossili, l’abbattimento indiscriminato delle foreste, la finale destinazione in mare, nei fiumi o nei laghi di ogni genere di liquami, le microplastiche disperse nell’ambiente, il forzoso ed esagerato prelievo delle risorse naturali alimentari ed estrattive conducono all’irreversibilità del depauperamento.
Davvero vogliamo tagliare il ramo sul quale sediamo comodamente?
Noi come azienda, nel nostro piccolo, cerchiamo di utilizzare tecniche e materiali d’avanguardia certificati ecocompatibili, crediamo nel recupero e nel riuso dei materiali, ci serviamo di attrezzature sempre meno energivore e di mezzi sempre meno inquinanti, separiamo e conferiamo i rifiuti nelle discariche autorizzate.
Curiamo la sicurezza delle nostre maestranze con la formazione e l’aggiornamento costante, forniamo adeguati D.P.I. (Dispositivi Protezione Individuale) vigilando sul corretto uso, verifichiamo la correttezza nella formazione del cantiere ed applichiamo i contratti nazionali per i nostri addetti.
Certo è un piccolo passo, ma ogni lungo cammino ha inizio con un primo passo.
