Che cos’è l’Ecobonus Ristrutturazione Edilizia
Una delle più interessanti novità introdotte dal Decreto Rilancio 2020, attualmente approvato anche dal Senato e quindi diventato legge a tutti gli effetti, comprende la possibilità di sfruttare un ecobonus per lavori di efficientamento energetico, ricevendo dal fornitore uno sconto immediato piuttosto che la detrazione fiscale.
Questa vantaggiosa opportunità consente al committente dei lavori di velocizzare al massimo le tempistiche del rimborso, che non viene più distribuito in 10 anni, come succedeva in precedenza, ma si riscuote all’atto della stipula di contratto con l’impresa edile.
Si tratta di una Cessione del Credito che l’Agenzia delle Entrate ha concesso ai contribuenti intenzionati a realizzare interventi di ristrutturazione comprendenti opere di ottimizzazione per il risparmio energetico.
Le finalità da raggiungere sono due: da un lato infatti lo Stato ha voluto incentivare la ripresa economica del paese dopo il periodo di crisi dovuta al lockdown e d’altro lato ha pensato di agevolare anche i singoli committenti che, in questo modo, possono non spendere nulla.
L‘ecobonus, che è applicabile sia per lavori effettuati su edifici singoli che su condomini, consiste in un agevolazione in contanti corrispondente a uno sconto immediato sul corrispettivo dell’impresa edilechiamata a svolgere i lavori.
Tale soluzione può venire attuata solo e soltanto relativamente agli interventi che rientrano nelle categorie previste dalla normativa e quindi aventi diritto alle detrazioni e unicamente se concordata con il fornitore dei servizi che è tenuto ad attestare l’effettuazione dello sconto.
L’obiettivo da raggiungere è quello di riqualificare energeticamente gli edifici anche da parte di chi non ha la disponibilità finanziaria per farlo e nel contempo di aiutare la ripresa economica delle imprese.
Il Decreto Rilancio prevede la possibilità di sfruttare questo bonus relativamente a interventi effettuati dal 1 luglio 2020, con estensione di 29 mesi, che potrebbe anche essere prorogata.
Le finalità di queste agevolazioni fiscali non si limitano a un effettivo miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, con conseguente notevole risparmio in termini economici, ma anche a una netta limitazione dell’impatto ambientale nel rispetto dell’ambiente.
Oltre all’efficienza energetica delle strutture è infatti previsto un miglioramento globale delle abitazioni sia singole che condominiali, e quindi dei contesti urbani.
Come funziona l’Ecobonus Ristrutturazione Edilizia
I contribuenti che vogliono beneficiare dell’ecobonus in contanti e in un’unica soluzione (a fronte delle 10 rate di pari importo riconosciute dall’Agenzia delle Entrate) possono cedere il credito d’imposta a vari enti, che sono:
- istituti di credito e banche;
- consorzi edili e società consortili;
- società che forniscono servizi energetici;
- imprese artigiane che offrono servizi integrati;
- enti che gestiscono interventi di risparmio energetico.
L’Ecobonus Ristrutturazione Edilizia 110% è stato esteso anche alle seconde case, escluse le abitazioni lussuose come ville padronali, castelli e immobili di prestigio.
Dal punto di vista temporale, esso è stato prolungato fino alla data del 30 giugno 2022, e non più del 31 dicembre 2021 come stabilito in un primo tempo, ma soltanto per interventi di riqualificazione energetica su abitazioni di edilizia popolare.
Nel decreto legislativo recentemente approvato è stato confermato che Ecobonus e Sismabonus 110%possono essere attuabili soltanto se collegati ad altri interventi.
Lo sconto immediato o la cessione del credito d’imposta si può applicare anche per il Bonus Ristrutturazione, ma al massimo su due unità immobiliari.
In base a quanto previsto dal Decreto Rilancio, gli interventi che consentono di usufruire del Superbonus 110% sono i seguenti:
- isolamento termico:si tratta di interventi effettuabili a livello di superfici orizzontali (pavimentazioni) e verticali (pareti in muratura) che interessano l’involucro dell’edificio per una percentuale superiore al 25% della superficie disperdente, facendo impiego del cappotto termico;
- sostituzione di impianti di climatizzazione:il bonus riguarda anche la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con altri centralizzati e finalizzati al riscaldamento, raffrescamento e fornitura di acqua calda sanitaria. L’efficienza di questi dispositivi deve essere almeno di classe A e si riferisce anche a pompe di calore, impianti a condensazione e geotermici oppure ibridi, con eventuale abbinamento a sistemi fotovoltaici;
- interventi antisismici: è necessario ricordare che il sismabonus è consentito soltanto nelle zone sismiche 1 e 2 oppure nella zona 3 con oltre 1500 comuni di appartenenza;
- impianti fotovoltaici: soltanto se l’installazione di impianti fotovoltaici a energia solare avviene contestualmente agli interventi sopra elencati è previsto l’uso delle agevolazioni fiscali del superbonus 110%;
- infissi: la sostituzione di infissi e serramenti finalizzata a migliorare il risparmio energetico, che deve essere contestuale ad altri interventi e deve assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’immobile, per poter rientrare nell’ecobonus ristrutturazioni. In questa categoria sono comprese anche le schermature solari, le tende da sole e le zanzariere che però possono beneficiare di un’agevolazione pari al 50% e sempre dopo apposita comunicazione all’ENEA.
Un aspetto da tenere sempre presente in relazione all‘Ecobonus Ristrutturazione Edilizia è quello della effettuazione di più interventi il cui scopo è relativo al miglioramento energetico dell’immobile.
Ad esempio la sostituzione degli infissi può usufruire dello sconto effettivo del 110% soltanto se realizzata insieme ad altri interventi trainanti di elevata efficienza energetica.
Opere effettuate isolatamente non rientrano nel bonus.
Se gli infissi vengono sostituiti contestualmente al montaggio del cappotto termico, il committente ha diritto alle detrazioni, altrimenti non può usufruirne.
Come ottenere l’Ecobonus Ristrutturazione Edilizia
I contribuenti interessati a utilizzare il Superbonus 2020 sono tenuti a effettuare ogni pagamento tramite bonifico bancario riportante l’apposita dicitura, che comprovi la spesa effettivamente sostenuta.
Viene richiesta tutta la documentazione relativa alla pratica ENEA, che deve essere allegata alla documentazione da presentare all’Agenzia delle Entrate e che conferma la situazione energetica dell’edificio in questione.
Sono necessari inoltre altri documenti, comprendenti:
- ricevute di pagamento IMU;
- domanda di accatastamento dell’immobile;
- delibera dell’assemblea di condominio (per interventi condominiali);
- eventuali concessioni allo svolgimento dei lavori;
- dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori;
- dichiarazione indicante la data d’inizio lavori;
- compatibilità con l’Ecobonus Ristrutturazione Edilizia;
- documentazione ENEA.
Quando vengono svolti interventi su immobili di proprietà personale, il contribuente deve utilizzare, come metodo di pagamento, un bonifico bancario riportante la causale del versamento finalizzato a lavori edili consentiti dalla normativa, il proprio codice fiscale e quello della ditta appaltata che esegue i lavori.
Per interventi condominiali, oltre ai documenti sopra elencati, è richiesta l’indicazione del codice fiscale del condominio oltre che quello dell’amministratore incaricato di effettuare il pagamento.
Percentuali detraibili con l’Ecobonus Ristrutturazione Edilizia
Fino al maggio 2020 le percentuali detraibili relativamente ai vari tipi d’intervento erano le seguenti:
- 50% per ristrutturazioni edilizie (Bonus Casa);
- 50%-65% per infissi e serrature;
- 50%-65% per sostituzione caldaie (a condensazione e a biomasse);
- 65% per riqualificazione delle parti comuni condominiali;
- 65% per montaggio del cappotto termico (con superficie interessata minore del 25%);
- 70% per coibentazione di superfici superiori al 25% dell’intero edificio;
- 75% per interventi su parti comuni dei condomini;
- 80% per riduzione di una classe di rischio sismico;
- 85% per riduzione di due o più classi di rischio sismico;
- 90% per rifacimento facciate.
A partire dal 1 luglio 2020 è entrata in vigore la nuova normativa secondo cui le detrazioni fiscali relative all’Ecobonus Ristrutturazione Edilizia sono aumentate, come esposto, al 110%, a patto di rientrare nella casistica prevista dall’Agenzia delle Entrate.
Pertanto anche le percentuali detraibili sono cambiate così come i massimali di intervento accettabili dal fisco, che devono comunque essere dettagliatamente documentati (da parte del singolo proprietario oppure dell’amministratore condominiale) e correlati dalla documentazione ENEA.
L’articolo 128 del Decreto Rilancio 2020 spiega dunque quali siano gli interventi detraibili. con le relative percentuali.
Ecobonus e l’Isolamento termico
Secondo la normativa possono sfruttare le agevolazioni dell’Ecobonus soltanto i committenti che intervengono su oltre il 25% della superficie totale dell’intonaco, con un tetto massimo di spesa pari a 60mila euro per ogni unità immobiliare.
In caso di edifici condominiali, la percentuale dipende dalla tipologia della costruzione e prevede un tetto massimo di 40mila euro per palazzi composti da 2 fino a 8 unità e di 50mila euro per strutture uni o plurifamiliari con ingresso autonomo.
La sostituzione degli impianti di climatizzazione condominiale
Questo tipo di intervento ha un tetto massimo di spesa di 30mila euro per ogni unità immobiliare.
Sostituzione di impianti di climatizzazione in abitazioni unifamiliari
Anche in questo caso il tetto massimo di spesa rimane di 30mila euro per le singole unità abitative che non appartengono a condomini.
Efficientamento energetico
Se abbinati ad almeno uno degli interventi sopra elencati, anche i lavori di efficientamento energetico possono sfruttare l’agevolazione del 110%, in congiunzione con altri più impegnativi.
Lo scopo di questa normativa rimane quello di promuovere un miglioramento globale dell’intero immobile, soprattutto in caso di contesti condominiali dove l’efficienza energetica si configuri come un bene di tutti e quindi condivisibile.
Ecobonus ENEA
Per avere diritto alle agevolazioni fiscali dell’Ecobonus 110% è necessario garantire all’immobile il miglioramento di almeno due classi energetiche, documentato da APE (Attestazione di Prestazione Energetica).
È concesso il bonus anche in seguito a dimostrazione che l’edificio ha raggiunto la classe energetica più elevata che può ottenere (sempre tramite certificazione APE).
Per richiedere le detrazioni bisogna inoltrare la richiesta, completa di documentazione, tramite il sito istituzionale dell’Agenzia ENEA (Ecobonus ENEA).
La procedura prevede una preventiva registrazione al portale dell’ENEA, inserendo i dati anagrafici del beneficiario oltre a quelli relativi all’edificio su cui sono stati realizzati gli interventi.
Il contribuente ha quindi diritto a usufruire dell’ecobonus 110% sotto forma di uno sconto sulla fattura emessa dal fornitore, il quale a sua volta recupera la cifra sotto forma di credito d’imposta.
Ruolo delle imprese edili per l’Ecobonus
Secondo il decreto legislativo, tutti i contribuenti hanno diritto alla cessione del credito d’imposta, a patto di servirsi di imprese che lo accettino.
Il settore delle ristrutturazioni edilizie di solito comprende lavori importanti di un immobile che possono riguardare sia le sue parti strutturali che quelle interne.
Valutando un intervento edilizio nella sua globalità si considerano i seguenti aspetti:
- controllo delle fondamenta: tutte le volte in cui si devono affrontare operazioni strutturali su un edificio da ristrutturare è necessario valutare preventivamente la tipologia delle sue fondamenta per rendersi conto se e come sia possibile effettuare modifiche;
- pavimentazioni: in questo ambito è importante stabilire inizialmente la tipologia di materiale da impiegare (marmo, ceramica, parquet, gres porcellanato, resine, ecc.) e la manodopera richiesta per la posa. È indispensabile analizzare preventivamente le condizioni del fondo su cui operare per ottenere i migliori risultati;
- ricostruzione pareti: a seconda delle differenti esigenze del committente, l’impresa deve seguire diversi schemi progettuali, che possono prevedere l’abbattimento di pareti o l‘innalzamento di muriper modificare la struttura del contesto abitativo in base alle singole necessità. Per avere diritto all’Ecobonus Ristrutturazione Edilizia è necessaria l’applicazione del cappotto termico interno, il cui ruolo è quello di limitare la dispersione termica in seguito a interventi sulla conduttanza delle strutture murarie;
- infissi: gli infissi di porte e finestre sono attualmente dotati di vetrocamera adeguatamente spessorati e contenenti speciali gas termoisolanti, la cui finalità è quella di ridurre al minimo la dispersione dell’energia termica. Per ottenere il superbonus 2020, gli appaltatori sono tenuti a sostituire gli infissi contestualmente ad altre operazioni di ristrutturazione, come l’applicazione del cappotto sia esterno (sui muri perimetrali) che interno (nelle stanze);
- rifacimento tetti: ristrutturazioni sul tetto rientrano nelle agevolazioni fiscali a patto che la superficie interessata sia superiore al 25% dell’intero stabile e che quest’ultimo sia in grado di guadagnare almeno due classi energetiche in seguito ai lavori effettuati.
- Quando si effettuano interventi del genere di norma si approfitta per installare impianti fotovoltaici alimentati da energia solare, allo scopo di limitare nettamente i consumi energetici;
- tinteggiatura: si tratta di un’operazione conclusiva di cui l’impresa edile si occupa al termine dei lavori di rifacimento oppure di ripristino delle strutture murarie.
Per avere diritto alle agevolazioni fiscali offerte dallo Stato sotto forma di Ecobonus Ristrutturazione Edilizia è necessario che le operazioni vengano eseguite su un immobile preesistente e non su uno costruito ex-novo.
Infatti la ristrutturazione prevede appunto di operare su strutture che necessitano di interventi per migliorare il loro stato, ottimizzando anche il dispendio energetico e privilegiando materiali eco-compatibili.
Molte imprese edili che si sono rese disponibili per la realizzazione di interventi del genere seguono un approccio alternativo di lavoro che fa parte dei progetti di bioedilizia.
L’edilizia sostenibile (bioedilizia), che rappresenta un vero e proprio punto di forza nel settore delle ristrutturazioni con ecobonus, si basa su alcuni fondamentali presupposti, che sono:
- impiego di materiali naturali, come legno e sughero;
- tecnologie di costruzione rispettose dell’ecosistema;
- tempi di realizzazione minori rispetto alle metodiche tradizionali;
- resistenza agli eventi tellurici;
- utilizzo di materiali ignifughi;
- limitata manutenzione.
Le imprese edili che fanno riferimento a metodologie di questo tipo si caratterizzano per un minimo impatto ambientale e per interventi di ristrutturazione che si realizzano nel più assoluto rispetto dell’ecosistema.
Anche il restauro rientra di diritto nell’Ecobonus Ristrutturazione Edilizia e consente ai committenti di riportare in migliori condizioni gli immobili senza nessun esborso economico, affidandosi a ditte che aderiscono a questo programma statale.
Bisogna tenere conto anche del fatto che alcuni edifici piuttosto datati sono stati costruiti impiegando materiali dannosi alla salute, come ad esempio l’amianto, che attualmente sono vietati e che pertanto devono venire sostituiti con strutture non pericolose per l’organismo.
Il recupero di immobili mediante mirati interventi di ristrutturazione contribuisce appunto alla sanificazione degli edifici in tutte le loro parti, a partire dal tetto dove potrebbero essere presenti parti in amianto.
Come scegliere un’impresa edile per sfruttare l’Ecobonus
Nel panorama delle numerose imprese edili che accettano le condizioni dell’Ecobonus, alcune propongono l’opzione “ristrutturazioni chiavi in mano“; si tratta di una interessante offerta che consente all’appaltatore di avere un unico interlocutore che si occupa di ogni aspetto inerente alla ristrutturazione.
Dalla progettazione alla realizzazione, dalla selezione delle maestranze ai vincoli burocratici, dalla scelta dei materiali alla loro posa in opera, queste imprese garantiscono un’assistenza continuativa e ad ampio raggio.
È possibile ricevere gratuitamente un preventivo realizzato dopo un accurato sopralluogo, che ha lo scopo di quantificare sia le spese che le tempistiche utili per il compimento del progetto.
Una ristrutturazione completa, come quella portata a termine da Edil TB, si pone alcuni importanti obiettivi, che sono:
- capire al meglio le esigenze del committente;
- interpretare i suoi desideri e il suo gusto personale;
- realizzare un progetto basato su tali presupposti;
- selezionare i materiali più confacenti alle diverse necessità;
- affidare gli interventi a personale specializzato nel settore delle ristrutturazioni;
- rispettare le tempistiche;
- tenere conto del budget disponibile.
Edil TB è una grande azienda Fiorentina che, grazie a una collaudata esperienza pluriennale, si occupa di ristrutturazioni ad alto livello su tutto il territorio nazionale.
Lo staff di professionisti che operano presso l’impresa edile Edil TB è in grado di garantire numerosi servizi, comprendenti tra l’altro:
- ristrutturazioni complete di immobili dalle fondamenta al tetto;
- montaggio di pareti in cartongesso;
- controsoffittature in cartongesso;
- piastrellatura;
- imbiancatura;
- isolamento termico per la riqualificazione e per il risparmio energetico;
- impiantistica di tutti i tipi;
- isolamento acustico e insonorizzazione;
- scavi e movimentazione del terreno per rinforzare le fondamenta.
Per tutti gli interventi consentiti è prevista la possibilità di recupero fiscale sfruttando l’Ecobonus Ristrutturazione Edilizia, secondo le attuali normative del Decreto Rilancio 2020.
L’azienda offre la sua collaborazione per opere di ristrutturazione “chiavi in mano”, una possibilità che, come accennato, solleva il committente da qualsiasi tipo di preoccupazione.